domenica 27 gennaio 2019

Curiosità: Schindler's List ispirato al romanzo di Thomas Keneally

Buon pomeriggio readers, oggi vi parlo del film e del libro di "Schindler's list", essendo oggi 27 Gennaio la giornata della memoria.



Schindler's List è un film del 1993 diretto da Steven Spielberg che adoro, interpretato da Liam Neeson, Ben Kingsley e Ralph Fiennes e dedicato al tema della Shoah.

Lo sapevate che è ispirata al romanzo La lista di Schindler di Thomas Keneally e basata sulla vera storia di Oskar Schindler, la pellicola permise a Spielberg di raggiungere la definitiva consacrazione tra i grandi registi. È considerato unanimemente uno dei migliori film della storia del cinema.

Caratteristica saliente del film è quella di essere stato girato interamente in bianco e nero, fatta eccezione per quattro scene: la prima è la scena iniziale, in cui si vedono due candele spegnersi, così come, simbolicamente, la fiammella di altre due candele riacquista colore verso il termine della storia. La seconda e la terza scena in bianco e nero, dove appare una bambina con un cappotto, solo quest'ultimo colorato di rosso, dapprima durante il rastrellamento del ghetto, poi durante la riesumazione delle vittime. 


Infine, è interamente a colori la sequenza finale del film, quando, ai giorni nostri, vengono rispettosamente deposti i sassi sulla tomba del vero Oskar Schindler presso il cimitero di Gerusalemme ( scena che amo e che fa venire i brividi).


A seguito dell'enorme interesse suscitato, Spielberg utilizzò parte degli incassi per creare la Survivors of the Shoah Visual History Foundation, organizzazione no-profit per la collezione audio-video delle testimonianze di circa cinquantaduemila sopravvissuti. Alcune di queste interviste compaiono nei contenuti extra del DVD di Schindler's List e sono molto interessanti.

TRAMA
Cracovia, 1939. L'industriale tedesco Oskar Schindler, bella presenza e temperamento avventuroso, manovrando i vertici nazisti tenta di rilevare un fabbrica per produrre pignatte e marmitte. Già reclusi nel ghetto di Podgorze, ed impossibilitati a commerciare, alcuni ebrei vengono convinti da Schindler a fornire il denaro per rilevare l'edificio: li ripagherà impiegandoli nella fabbrica, pagandoli con utensili da scambiare e sottraendoli al campo di lavoro comandato dal sadico criminale tedesco Amon Goeth. Dopo aver ricevuto la breve visita di Emilie, la moglie che subito torna in Moravia vista la vita di libertino impenitente del marito, Schindler, sempre più nelle grazie dell'alto comando nazista e di Goeth, costruisce un campo per i suoi operai, dove le milizie non possono entrare senza la sua autorizzazione. Infine, scatenatosi lo sterminio, decide di attivare, dando fondo a tutte le sue risorse finanziarie, una fabbrica di granate nella natia Brinnlitz. Con l'aiuto dell'inseparabile Itzhak Stern, il contabile ebreo, compila una lista di 1100 persone ebree perché vengano a lui affidate come operai. Mentre gli uomini arrivano a destinazione, le donne vengono per errore tradotte ad Auschwitz, e solo con grande rischio ed impiegando a fondo risorse e conoscenze, Schindler riesce a strapparle alla morte. Per sette mesi la fabbrica produce appositamente granate difettose, finché l'armistizio non trova l'industriale senza denaro. I suoi operai gli donano un anello d'oro con su incisa una frase del Talmud: "Chiunque salva una vita salva il mondo intero".

In questo post vi volevo parlare delle varie simbologie presenti in questo capolavoro:

Il bianco e nero

Il film affronta la tematica universale del bene contro il male, contrapponendo un protagonista buono come Schindler (tedesco buono) auna figura malvagia e psicopatica come Göth; Troviamo Schindler che passa da sostenitore del partito Nazista ad eroe salvatore di vite umane. Viene così introdotto un secondo tema inerente la redenzione, in quanto Schindler, uno spregiudicato affarista ai margini della rispettabilità, diventa una figura paterna responsabile del salvataggio di più di mille persone.

Lo sapevi che per Spielberg, la rappresentazione della realtà in bianco e nero rappresenta l'Olocausto stesso: «L'Olocausto fu vita senza luce. Per me il simbolo della vita è il colore. Per questo un film che parla dell'Olocausto deve essere in bianco e nero»

La bambina in rosso

Nonostante il film sia prevalentemente in bianco e nero, un cappottino rosso è utilizzato per distinguere dalla massa una bambina durante la scena della liquidazione del ghetto di Cracovia. 

Più avanti nel film, Schindler vede il cadavere della stessa bambina, riconoscibile solo dallo stesso cappotto che indossa. Spielberg riferì che la trovata era da intendersi come simbolo di quanti erano consapevoli ai più alti livelli del governo statunitense, del massacro degli ebrei in atto in Europa ma che non fecero nulla per impedirlo. 

A tal proposito Spielberg dichiarò: «Era evidente come una bambina con un cappotto rosso che cammina per la strada, ma nessuno pensò di bombardare le linee ferroviarie tedesche. Nulla fu fatto per fermare... l'annientamento degli ebrei europei. Quindi questo è il mio messaggio nel lasciare quel particolare del film a colori». Probabilmente secondo il professor André H. Caron dell' Università di Montréal  il rosso potrebbe simbolizzare "l'innocenza, la speranza, o il sangue degli ebrei sacrificati nell'orrore dell'Olocausto". Infine, il dettaglio a colori della bambina che corre con il cappotto rosso è, probabilmente, un omaggio a Akira Kurosawa che aveva già usato questo espediente in Anatomia di un rapimento del 1963.

La bambina venne interpretata sullo schermo da Oliwia Dąbrowska, tre anni d'età all'epoca delle riprese. Spielberg le chiese di non vedere il film fino a quando non avesse compiuto diciotto anni, ma lei lo vide a undici anni e ne rimase "terrorizzata". Rivedendo poi la pellicola da adulta, si disse orgogliosa del ruolo da lei interpretato (Ho l'immagine della bambina impressa nella mente da anni).

Candele

La scena d'apertura del film mostra una famiglia ebrea durante la celebrazione dello Shabbat

Spielberg disse che "iniziare il film con l'accensione delle candele... con la celebrazione di un normale Shabbat era come rappresentare la quiete prima della tempesta che travolse gli ebrei".

Quando il colore sfuma nei momenti iniziali del film, lascia il posto a un mondo dove il fumo simbolizza i corpi bruciati ad Auschwitz. Solo alla fine, quando Schindler permette ai suoi operai di effettuare i preparativi per lo Shabbat, l'immagine della candela torna ad ardere infondendo calore. Per il regista, esse rappresentano "un bagliore di speranza".

Le pietre sulla tomba

La pellicola si conclude con la processione di ebrei (discendenti di quelli perseguitati dai nazisti) che ogni anno si recano alla tomba di Schindler a deporre piccoli sassi (scena veramente commovente).

Per spiegare questa tradizione ebraica bisogna andare molto indietro nel tempo. Cioè alle origini, quando il popolo di Israele passava gran parte del suo tempo nelle zone aride del deserto. 

Abramo, Lot, Isacco e Giacobbe erano pastori nomadi, sempre alla ricerca di luoghi verdeggianti dove uomini e animali potessero abbeverarsi e riposarsi. Per ritrovare i luoghi dove erano sepolti i loro cari erigevano dei tumuli di pietre. Usanza questa che si sono tramandati di generazione in generazione, anche quando gli ebrei abbandonarono il deserto e si stabilirono nelle città e quando si dispersero in tutto il mondo. 

Sulle tombe dei cimiteri gli ebrei depongono sempre pietre al posto dei fiori per ricordare i loro cari e anche le origini del loro popolo.

Cosa dire miei cari readers, io ho amato libro e film e se non lo avete visto ve lo consiglio assolutamente per non dimenticare!

23 commenti:

  1. Non l’ho mai visto questo film e me ne pento ogni giorno, perché so che merita molto. So che Spielberg, quando si è laureato era già famoso (questo film era già un successo mondiale) e come progetto/tesi per il suo corso portó proprio questo film.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. È un grande capolavoro e fatto estremamente bene e veritiero, se lo recuperi fammi sapere cosa ne pensi e anche il libro merita tanto.

      Elimina
  2. Ho visto questo film una miriade di volte e puntualmente riesce ad emozionarmi. Grazie per la dettagliata analisi riguardante le scene del film. Sono sicura che da adesso vedro la pellicola con occhi diversi. Non sapevo ci fosse il lubro. Sicuramente dovro recuperarlo al piu presto! Aspetto comunque un tuo onesto parere al ruguardo!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche il libro é molto bello e toccante, una lettura tutt' altro che leggerà ma intensa che ti resterà nel cuore. Presto ve ne parlerò!

      Elimina
  3. La tua analisi approfondita di questo film è davvero interessante, mi piace come tu sia stata capace di esplorarne ogni aspetto con rispetto e serietà!
    Spero che questo tuo post possa spronare chi non ha ancora visto questo film a vederlo, e chi, come me, non ha ancora letto il libro, a leggerlo!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Spero che spinga tutti a vederlo e leggerlo almeno una volta. Comunque grazie mille per le tue parole!

      Elimina
  4. Io forse l’ho visto molto tempo fa, non ricordo bene, ma sicuramente lo rivedrò 😍 ne hai parlato benissimo e voglio immergermi nella storia della shoah il più possibile

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Rivederlo magari ti aiuta a guardarlo con occhi differenti adesso.

      Elimina
  5. É uno dei miei film preferiti sull'argomento

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sai,è in assoluto anche il mio film preferito tanto che ho il dvd originale quello doppio con la lista incisa sopra.

      Elimina
  6. Ho visto questo film anni fa a scuola e mi ha davvero colpita. Quando guardo un film di solito penso che tanto è tutta finzione mentre sapere che queste cose sono successe davvero e che hanno toccato i nostri cari mi spezza il cuore.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si questo è l'aspetto che più tocca anche me...Il film è bello e atroce ma la cosa che fa male è sapere che è tutto accaduto realmente.

      Elimina
  7. Ho guardato il film qualche anno fa ma grazie al tuo articolo ho scoperto alcune cose davvero interessanti

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie mille! Sono contenta che le curiosità vi siano piaciute 😘

      Elimina
  8. È uno dei film più belli sull'argomento, quando lo vidi per la prima volta rimasi profondamente colpita. E il tuo articolo e le tue parole mi hanno fatto venire i brividi, ho scoperto cose che non conoscevo su questo film.

    RispondiElimina
  9. Grazie mille veramente! <3 Concordo sul fatto che questo sia uno dei film più belli sull'argomento.

    RispondiElimina
  10. Ho visto il film un paio di anni fa e mi ha colpita tantissimo, ho ancora i brividi!

    RispondiElimina
  11. Non avevo mai visto questo film ma da come ne hai parlato benissimo sarà uno dei prossimi film che recupererò!

    RispondiElimina
  12. Il film l'avevo visto anch'io e mi era piaciuto molto.
    Alcune curiosità le sapevo già, altre non le sapevo ;)

    RispondiElimina
  13. Io devo essere sincera. Non ho mai visto il film e non penso che ne avrò mai il coraggio. Vedere questi film sugli ebrei mi rattristano molto e mia sorella mi ha detto che questo lo fa in particola modo. Il solo leggere il tuo post mi ha fatto venire i brividi

    RispondiElimina
  14. Vidi il film più di dieci anni fa e devo dire che mi aveva inquietato davvero tantissimo. Il fatto che fosse tutto in bianco e nero e che spuntasse la bambina dal cappotto rosso, conoscendo poi i dettagli di questa scena, mi fece accapponare la pelle. Davvero un bellissimo film, fatto bene. Presto dovrebbe arrivarmi il libro e non vedo l'ora di leggerlo!

    RispondiElimina
  15. Ho sempre voluto vedere questo film ma non l'ho mai fatto, spero di riuscire a recuperarlo prima o poi!

    RispondiElimina