venerdì 3 maggio 2019

INTERVISTA: Irene Iberti di Never give up edito da Lettere Animate

Buona sera readers, oggi ospitiamo Irene Iberto, autrice del libro Never Give Up edito da Lettere Animate.


INTERVISTA 

1-Chi è Irene Iberti “persona” e non scrittrice?

Non e’ facile rispondere a questa domanda, sono un gran mix: dolce ma caparbia, quando inizio un
percorso vado fino in fondo, la mia personalità è molto forte ma allo stesso tempo sono sensibile. Amo
l’arte, la musica, la letteratura e forse proprio per questo ho una visione molto aperta del mondo che mi
circonda. Amo viaggiare, e grazie al mio carattere estroverso, non ho mai avuto difficoltà a integrarmi nei
gruppi o a fare amicizia.

2-Quando è nata la tua passione per la scrittura?

Non so dirlo con precisione, scrivo praticamente da sempre. Da piccola tenevo un diario segreto e ancora
oggi scrivo le mie giornate. Tengo molto alla mia privacy e per me scrivere è un’ottima forma di sfogo
emotivo, ti liberi da pesi che opprimono, descrivi sensazioni, ti racconti. La scrittura per me è importante
proprio per questo, infatti c’è una parte di me in ogni cosa che faccio.

3-Esistono scrittori metodici e altri istintivi, tu in quale delle due categorie ti posizioneresti?

Senza dubbio nella categoria degli scrittori istintivi, un po’ perché agire d’istinto è parte della mia
personalità ma soprattutto perché spesso mi capita di scrivere di getto, di portare su carta tutte le parole, i
discorsi o i concetti che mi ronzano in testa.

4-Hai un luogo specifico dove preferisci scrivere e che ti ispira particolarmente?

Non ho esattamente un luogo specifico dove scrivo, l’importante è che ci sia silenzio e pace. Non riesco
proprio a concentrarmi nella confusione! Io vivo a un paio di chilometri dal mare, se ho bisogno
d’ispirazione.. una passeggiata immersa nell’aria salina è la cura giusta! Sedermi sulla sabbia e col
sottofondo delle onde che si infrangono sugli scogli.. Insomma il mare è il mio luogo ideale per raccogliere
le idee.

5-Quali difficoltà hai riscontrato nella scrittura? Ti è mai capitato il famoso “Blocco dello scrittore”? Se sì
come ne sei uscita?

Avevo 17 anni quando iniziai a scrivere “Never Give Up la mia vita su carta”, di ostacoli ne ho superati
parecchi come la gestione delle pagine tanto per cominciare. Scrivere è sempre stato una parte
fondamentale della mia vita ma produrre un libro da zero è tutta un’altra cosa! L’uso corretto delle parole,
prestare attenzione alle ripetizioni.. difficoltà che sto affrontando con tanta lettura. Non mi è ancora
capitato il blocco dello scrittore ma non escludo che mi succeda.

6-Ci presenti brevemente il tuo libro e parlami dei suoi punti forti secondo te?

Never give up significa mai arrendersi in inglese. Titolo di forte impatto che riassume in tre parole il
contenuto del libro. La protagonista Denise Negri si trova faccia a faccia con un presente duro e crudele,
frutto delle conseguenze di pessime scelte nel passato. Vive una realtà quotidiana scomoda, toccherà il
fondo. La domanda è: riuscirà la protagonista a rinsavire? Beh lo saprete solo leggendo. Il fulcro del
problema, il famoso muro invalicabile che la protagonista deve decidere se scavalcare o meno. Sono, come
dice la trama, i figli del vento. Chi sono? Ragazzi spericolati, figli di nessuno, cresciuti allo sbando… la
classica compagnia sbagliata? Assolutamente sì. Un gruppo affiatato che si fa chiamare così perché vuole
sentirsi libero di agire, libero di essere, libero di emergere dallo squallore della società ove vivono ma allo

stesso tempo è un gruppo con regole ferree ed estremamente vincolanti, imposte dal proprio leader.
Hanno un simbolo identificativo, un marchio a vita, swallow, rondine, perché il tatuaggio che portano sul
polso è proprio una rondine, di solito animale libero, ma il cerchio che la circonda delimita quella libertà.
Interessante non trovate?! Il sottotitolo “La mia vita su carta” ha un significato anche quello. Non perché
sia un racconto autobiografico, questo è escluso al 100%. Solo leggendo il libro capirete questa sfumatura.
Ho cercato in tutti i modi di rendere il personaggio principale più realistico possibile per potersi
immedesimare in lei, in parte credo di esserci riuscita. Avevo 17 anni quando iniziai il libro che ho
pubblicato solo quest’anno da maggiorenne e contiene la semplicità della scrittura a 17 anni, questo lo
rende autentico agli occhi di chi lo legge solo se ci si ricorda di questo particolare. E’ una storia che
racconta di luoghi, di persone, di fatti.. I personaggi sono ispirati a persone che conosco, spesso ho giocato
con la loro personalità e chi mi conosce un po’ le riconoscerà, troveranno tracce della mia realtà, perché
come ho detto all’inizio in ogni cosa che scrivo c’è traccia di me. Inutile dire che, nonostante questo, la
storia è frutto di tanta fantasia e immaginazione.

7-Pensi in futuro di cimentarti in altri stili?

Quello che accadrà in futuro solo Dio lo sa, voglio dire che continuerò a scrivere perché non sarei più la
stessa se non lo facessi ma non so se troverò altre case editrici disposte a investire su di me. Quindi è
azzardato dire che avrò un futuro da scrittrice anche se e’ il mio sogno nel cassetto e il mio obbiettivo. Altri
stili? Credo di no. Il genere romantico-narrativo è quello che preferisco in assoluto, quindi se dovessi
prevedere il futuro penso che rimarrò sempre legata a questo genere. Il mio stile credo sia un forte
intreccio della mia personalità, non riuscirei e forse non vorrei modificarlo.

8- Adesso una domanda più pratica e ti chiedo quali canali prediligi per pubblicizzarti.

Sono alle prime armi e non sono un’esperta ma credo che oggigiorno i mezzi più efficaci siano i social
media in primis, poi giornali e riviste, ma anche il passa-parola ha il suo effetto, forse non così immediato,
ma spesso con questo sistema si ottiene un buon risultato.

9-Qual’è il tuo autore preferito?

Non ho un autore preferito. Fra i tanti prediligo Veronica Roth, autrice della saga Divergent, Stephenie
Meyer, autrice della saga Twilight. Sono le autrici che stimo di più e ho letteralmente divorato tutti i loro
libri. Per il genere romantico Nicholas Sparks è l’ideale, letture scorrevoli e storie davvero incredibili. Sono
cresciuta con libri di altro genere come Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry, davvero superlativo,
Zanna Bianca e Il buio oltre la siepe, questi tre in particolare li porto nel cuore e li rileggo sempre volentieri.

10-Concludo chiedendoti una citazione che ti rappresenta al meglio.

“Il successo non è mai definitivo, il fallimento non è mai fatale, è il coraggio di continuare che conta”.
Winston Churchill

Bene Irene, è stato veramente un piacere conoscerti meglio e sono sicura che molti lettori si rispecchieranno in te.
Il tuo libro l'ho pouto leggere ed è veramente molto carino, quindi sono sicura che la tua strada è ancora lunga e tutta in salita.

Buona fortuna per tutto e grazie mille della disponibilità!

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