martedì 22 gennaio 2019

(BLOGTOUR+GIVEAWAY) INTERVISTA: Annalisa Malinverno autrice di Portobello Road

Buongiorno readers, oggi ospitiamo una tappa del blogtour dedicato al libro "Rortobello Road" di Annalisa Malinverno che ho avuto il piacere d'intervistare per voi.




INIZIAMO

1- Chi è Annalisa come persona e non come autrice?
Ciao Emanuela e buona giornata anche a chi sta seguendo il Blog Tour. Sono molto felice di quest’opportunità e di potervi parlare un po’ di me. Chi sono io come persona? Mi verrebbe da dirti stupenda ma non ne sono poi così sicura e in realtà non so darti una risposta precisa perché anch’io sto cercando di capirlo e ogni giorno scopro qualcosa di me che non conoscevo. Sicuramente sono una persona semplice, creativa, socievole e di animo buono, non posso dire altrimenti, ma nella mia semplicità sono anche tanto complicata! Ecco potrei dirti che esternamente sono una persona tranquilla e serena pur essendo interiormente spesso in fermento e alla ricerca di nuove cose. E questo lo vivo dentro di me, nei miei pensieri e nelle mie giornate, talvolta anche mettendolo nero su bianco. 
2 – Quando è nata la tua passione per la scrittura?
Esattamente non ricordo quando si è accesa questa scintilla ma credo che la passione per la scrittura sia nata con me, perché se mi guardo indietro, scopro che da quando ho imparato l’abc, mi è sempre piaciuto scrivere. Fin da quando ero bambina anche scrivere le cartoline da mandare agli amici d’infanzia e parenti quando andavo in vacanza con i miei genitori, era una gioia. Passavo una giornata intera a scriverle. Non mi limitavo a mettere nero su bianco le solite frasi ma in bella grafia con tante parole raccontavo le emozioni di certi momenti straordinari vissuti in vacanza e solitamente riempivo tutto lo spazio a disposizione prima di arrivare ai saluti finali. A volte creavo dei personaggi che vivevano, parlavano e pensavano, grazie alla mia penna e li custodivo gelosamente nel mio diario segreto. Anche da ragazza sentivo il bisogno di mettere nero su bianco i miei pensieri, talvolta
ritrovandomi a scrivere lettere d’amore e poesie. Poi, crescendo, ho continuato a scrivere collaborando con un giornale locale e alcune riviste, scrivendo articoli sulla realtà della mia città. Ricordo che ho scritto il mio primo romanzo quando frequentavo le Superiori, ma non l’ho mai fatto leggere a nessuno e purtroppo negli anni e con i miei trasferimenti è andato perso. Per fortuna non è andata così con gli altri romanzi.  
3- Esistono scrittori metodici e altri istintivi, quale dei due ti rispecchia maggiormente?
Mi definirei più istintiva che metodica nell’affrontare la vita di tutti i giorni e ovviamente anche la scrittura.
4 – Hai un luogo specifico, dove preferisci scrivere? Magari che t’ispira particolarmente.
Magari! Scusa l’esclamazione ma lo vorrei tanto perché non ne ho uno, specifico. Un ambiente, dove ci siano soltanto silenzio, pace e solitudine dove poter scrivere e metterci una piccola scrivania. Sarebbe un sogno. Il mio luogo ideale potendolo fare lo sceglierei immerso nella natura, in riva al mare, a un lago, a un fiume… un po’ come quello della protagonista di Portobello Road. Non sarebbe male! 
5 – Quale difficoltà hai riscontrato nella scrittura? Ti è mai capitato il famoso “blocco dello scrittore”? Se sì come ne sei uscita?
Nella mia seppur breve esperienza come scrittrice di romanzi io ho riscontrato che l’aspetto più impegnativo più che altro è quello di non essere in grado di poter scrivere sempre in base ai miei tempi e alla mia ispirazione. Scrivere Portobello Road è stato molto piacevole perché non ho trovato grosse difficoltà nella stesura e se non avessi avuto altri impegni quotidiani a interromperla sarei arrivata a scrivere l’ultima pagina ancora prima del previsto. Inaspettatamente! Sì, perché dopo il primo capitolo avevo già chiaro in mente ciò che avrei scritto il giorno dopo e in quelli successivi lasciandomi trasportare dalla protagonista, che ho amato fin dal primo momento. Grazie a lei, attimo dopo attimo, parola dopo parola il romanzo ha preso forma velocemente. E’ stata molto brava a coinvolgermi e a trasportarmi nel suo mondo e in quello degli altri protagonisti del romanzo.  
Per quanto riguarda invece il blocco dello scrittore non mi è ancora capitato ma ti confesso che sto vivendo un altro tipo di blocco, più o meno grave ma pur sempre un blocco. Ahimè! Lo definirei blocco della quotidianità e impegni vari che non mi consente in questo periodo di dedicarmi completamente alla scrittura come invece vorrei. 
6- Ci presenti brevemente il tuo libro?
Sì molto volentieri ma senza soffermarmi troppo sulla trama che è già stata presentata nella prima tappa di questo Blog Tour, piuttosto voglio parlarvi del dono di cui si fa cenno, una penna dorata identica a quella che trovate sulla cover del romanzo. Questo dono è un elemento fondamentale nella storia che ho voluto raccontare, ma, e qui ve lo dico, non è magica come erroneamente potreste pensare, anche se in parte lo è ma non nel senso in cui può essere inteso. Sarete voi a scoprirlo leggendo il libro fino alla fine… insieme con Anna, la protagonista di Portobello Road che da poco ha deciso di trasferirsi in un paese poco fuori Londra, per riprendere in mano la sua vita, darle un nuovo significato e, soprattutto, provare a inseguire il suo più grande sogno: quello di diventare una scrittrice. Anna è una donna che ha sofferto e che per lungo tempo ha vissuto in una sorta di limbo, ancorata al suo passato e alla figura dell’ex fidanzato che le ha spezzato il cuore. Tuttavia a un certo punto, e con l’aiuto delle nuove persone che la circondano e anche un po’ per merito del destino, riesce a risvegliarsi dal torpore e a riscoprire i piaceri della vita. Tra gli altri protagonisti nella vita di Anna c’è la sua nuova vicina di casa Tara, che si rivelerà un’amicizia profonda e importante, e fonte d’ispirazione e incoraggiamento. Poi c’è John, il vecchio antiquario di Portobello Road, che instaurerà con lei un rapporto unico d’incondizionata fiducia e affetto ed è una delle figure chiavi del romanzo con Andrew, un affascinante pilota di volo definibile senza dubbio come l’uomo dei sogni e il direttore di una nota casa editrice londinese. Non è una storia autobiografica ma lo sono i luoghi, gli sfondi come Londra e il paese, dove Anna si è trasferita, il cottage dove vive, quello dove abitano i suoi vicini di casa… le strade che percorre, i locali in cui si siede e i negozi nei quali entra fanno parte anche del mio passato.   Sono luoghi dove ho vissuto e ripercorrerli insieme alla protagonista del mio romanzo è stato coinvolgente ed emozionante. Un piacevole viaggio nel tempo. 
7- Pensi di cimentarti in futuro in altri stili?
Credo proprio di sì perché il cambiamento fa parte della mia natura.
8 – Adesso una domanda più pratica e quindi ti chiedo quali canali utilizzi per la promozione?
Il mondo editoriale e tutto ciò che ruota intorno è talmente variegato e complesso che non è sicuramente facile promuovere le proprie opere. Secondo me è la parte più difficile forse più dello scrivere un romanzo. Io mi sono affidata agli editori che hanno pubblicato i miei romanzi e alle loro iniziative, tra le quali alcune presentazioni nelle librerie e in radio, oltre che al Salone del libro di Torino lo scorso maggio. Se vivessi in Italia, forse sarebbe più facile avere un contatto diretto con i lettori e le librerie, e renderebbe la promozione certamente più accattivante e coinvolgente. Le esperienze che ho avuto sono state davvero uniche! Tuttavia la mia realtà è un'altra e quindi sto cercando di muovermi un po’ in internet per trovare nuovi canali, anche se richiede parecchio tempo e abilità. E in questo, devo dire grazie soprattutto a voi blogger e ai vostri lettori, oltre a chi segue la mia pagina autore. Siete fantastici A proposito siete tutti invitati a farne parte e a mettervi in contatto con me! 
9 - Qual è il tuo autore preferito? Così per capire anche che tipo di lettrice sei oltre che scrittrice.
In realtà gli autori sono tantissimi e ultimamente quando scelgo un libro, mi piace scoprire ogni volta un nuovo autore contemporaneo. In questi giorni sto leggendo “Cose Belle” di Danielle Steel. Comunque ripensando alla tua domanda, un autore che non mi stancherò mai di leggere è Sergio Bambaren, di cui ammiro il suo essere un sognatore e proprio per questo da lui mi lascio ispirare volentieri ed è tra i miei preferiti.
10 – Concludo chiedendoti una citazione che pensi ti rappresenti al meglio.
E ve la dedico con tutto il cuore perché anch’io ne sono convinta. 
Non avrei mai pensato quante cose potessero cambiare in così poco tempo nella mia vita e di una cosa, adesso sono convinta. Per il solo fatto che le cose vadano in un certo modo, non è detto che debbano rimanere così per sempre. Le cose cambiano. Non solo se si è fortunati. 
Grazie! 

Non mi resta che ringraziare di cuore l'autrice per avermi dedicato il tempo per questa piacevolissima chiacchierata, è stato un piacere conoscerla meglio e capire di più di lei come donna, scrittrice e del suo libro "Portobello Road".

Vi consiglio assolutamente il libro e di seguire le prossime tappe del blogtour!



2 commenti:

  1. Adoro la citazione di Annalisa..."Per il solo fatto che le cose vadano in un certo modo, non è detto che debbano rimanere così per sempre": è proprio vero! Questo è anche il mio modo di affrontare le situazioni che incontro nella vita!

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