giovedì 18 maggio 2017

Recensione: " L'ultima rosa di Aprile" di Simona Bertocchi

Buon pomeriggio readers, come va? Oggi vi voglio parlare di una lettura che mi ha veramente conquistata, "L'ultima rosa di Aprile" di Simona Bertocchi edito dalla Giovane Holden Edizioni.



Titolo: L'ultima rosa di Aprile
Autore: Simona Bertocchi
Casa Editrice: Giovane Holden Edizioni
Pagine: 183
Genere: Romanzo
Uscita: 2017
LinkAmazon: CliccaQui

Sinossi:
Simonetta Cattaneo, Musa di Botticelli che la immortalò nella sua Venere, fu il simbolo della bellezza rinascimentale. Se però tutti conoscono, grazie al genio del pittore fiorentino, le sue sembianze, poche sono le fonti storiche a cui attingere per tratteggiarne il profilo. Andò in sposa a sedici anni al nobile Marco Vespucci, che ben presto perse interesse verso di lei, segnò un’epoca e una corte, quella della prima signoria d’Italia: Firenze. La sua grazia, la sua volontà a ribellarsi a un matrimonio infelice, la sua natura anticonformista le conquistarono l’ammirazione di Lorenzo il Magnifico che la definì la sans par e l’amore di Giuliano de’ Medici ma le attirarono anche l’antipatia delle dame fiorentine sì come la sua personalità inquieta incantò poeti e artisti. Fu al centro di intrighi, scandali, alleanze strategiche; oggetto e soggetto di passioni divoranti e di espressioni d’amore cortese. Morì giovanissima a soli ventitré anni forse per tisi o forse vittima di avvelenamento. Ed entrò nel mito, lei che in vita non aveva mai cercato la fama. Simona Bertocchi, in perfetto equilibrio tra Storia e narrazione, ne traccia una sorta di biografia lirica in cui misteri e colpi di scena si susseguono al ritmo di una danza rinascimentale in cui si muovono le tre anime del racconto: la splendida Simonetta, il giovane e colto Giuliano, il genio artistico di Botticelli.

Recensione:
"L'ultima rosa di Aprile" è una lettura appassionante, e che mi ha fatto imparare tanto su un personaggio, di cui conoscevo solamente l'estetica; 
Il personaggio in questione è la bellissima "Venere" di Botticelli o più nello specifico, Simonetta Cattaneo Vespucci...adesso scommetto che molti di voi neanche sapevano il suo vero nome, ma non ci stupiamo di questo, perchè a scuola non ci hanno mai fatto approfondire questa figura, che invece si è rivelata molto interessante.
La "Venere" si può benissimo dire che sia l'emblema del Rinascimento, la conosciamo benissimo per la sua immagine e grazie a questo romanzo scopriamo chi è realmente, cioè una ragazza giovane, bella e con grande carattere e personalità, se valutiamo il periodo storico in cui ci troviamo, cioè la Firenze del 1400, io credo che sia stata un personaggio abbastanza intrigante da scoprire.

Simonetta veniva da una città di mare, poi in seguito si trasferì a Firenze con suo marito Marco Vespucci, e lì conobbe Giuliano dei Medici, fratello del famoso Lorenzo dei Medici, suo grande amore, e proprio per quanto riguarda la loro storia, ho apprezzato che l'autrice è rimasta molto precisa storicamente ma ha leggermente romanzato la storia ed i sentimenti, senza fargli perdere di veridicità.
La lettura di questo romanzo viene resa leggera e piacevole proprio da queste parti più romanzate,inserite nelle varie vicende, e che quindi evitano di farlo risultare un saggio storico su Firenze e su Simonetta, che magari poteva risultare pesante, ma passano proprio i sentimenti,le sensazioni e le emozioni che stanno vivendo.
Come ho detto prima, Simonetta è una ragazza con carattere e spessore, ma si evince anche il suo essere ribelle per quell'epoca, tanto da non accettare un matrimonio che non andava, per rincorrere il suo amore per Giuliano, lei aveva 23 anni e ancora tanti sogni da realizzare ed era una ragazza curiosa ed intelligente. A Firenze non si ambientò mai, si sentiva sempre a disagio e fuori luogo, perchè tutto voleva, tranne diventare l'ossessione di poeti, pittori ecc..
Le ricostruzione storica è accurata, e si note il grande lavoro di studio e di ricerca, che è stato svolto alle spalle di questo bellissimo romanzo, per renderlo completamente attinente al periodo storico.
Un altra cosa che ho apprezzato, è che il romanzo è fondamentalmente composto da personaggi realmente esistiti, ma l'autrice, ne ha creati anche alcuni da capo, che si sono amalgamati benissimo nella storia e sono stati assolutamente credibili, come il segretario di casa Vespucci, che sono sicura apprezzerete come personaggio.
Finito di leggere il romanzo possiamo assolutamente dire che Simonetta, era diventata un mito ed un icona, già prima di morire, e sono rimasta veramente colpita dalla sua figura, secondo me non sarebbe un idea sbagliata anche a scuola, approfondire l'argomento e conoscere meglio questa figura, simbolo del Rinascimento.
La lettura è stata scorrevole e piacevole, ma soprattutto interessante e coinvolgente, si nota la passione dell'autrice, ma anche la sua bravura nello scrivere, tanto da farti appassionare completamente alla storia della "Venere" di Botticelli.

Non mi resta che augurarvi Buona Lettura!!

ECCELLENTE

2 commenti:

  1. Grazie della sentita recensione. E'vero, pochi vanno oltre l'immagine dell'icona del Rinascimento, della Venere del Botticelli, pochi sanno della sua vita, del suo amore per Giuliano de' Medici, dei pericoli che ha vissuto alla corte dei Medici e dell'ossessione che gli artisti avevano per lei: Simonetta Cattaneo Vespucci.
    E' anche iniziata una collaborazione con le scuole come ho fatto anche con gli altri libri e l'emozione di portare i libri nelle scuole è altissima. Tra pochi giorni sarò al salone del libro di Torino, venite alla presentazione del libro allo Stand Toscana il 20 maggio così ci conosciamo.
    Viva i libri che creano ponti. Simona Bertocchi

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Simona :) sarei contentissima di venire a Torino, ma sfortunatamente quest'anno non riuscirò a venire.
      Sono rimasta veramente colpita dal tuo libro, mi è molto piaciuto e credo sia giustissimo portarlo nelle scuole! grazie ancora :)

      Elimina